Nel carcere della città si è verificato il decesso inspiegabile
di un detenuto. Il fatto si presta a varie interpretazioni
perché il detenuto era l'unico ospite, inoltre nessuna porta è
risultata forzata. La tesi del suicidio viene suffragata dal
fatto che il detenuto ne ha dimostrato l'intenzione costruendo
una fune con i propri abiti. Suddetta tesi viene però
contraddetta da un foro di proiettile che gli ha leso organi
vitali. Gravi sospetti si addensano su una giovane donna che
opera all'interno del carcere e che si ritiene avesse una
relazione sentimentale con la vittima.
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